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Lean thinking, Business Intelligence ed Industria 4.0

Negli ultimi anni si è parlato molto di approccio ai processi in modalità Lean credendo che la Lean fosse la panacea di tutti i problemi aziendali. Il lean thinking si basa su una serie di concetti (valore, lotta agli sprechi, miglioramento continuo, etc) la cui applicazione nelle realtà delle PMI italiane è molto spesso difficoltosa.

E questa difficoltà è legata principalmente ai seguenti aspetti:

  1. incapacità di analizzare e misurare, e di conseguenza, di valutare i processi in maniera oggettiva;
  2. Inadeguatezza della catena logistica e di approvvigionamento dove molte piccole aziende sono costrette a lavorare con la grande azienda “Lean” che ribalta costi ed inefficienze sui piccoli fornitori.
  3. Incapacità di seguire le regole che dovrebbero essere applicate ai processi interni (ma molto spesso non seguite da chi dirige l’azienda);

In molte aziende in cui sono stato chiamato ad introdurre la Lean, la formazione spesso è partita dal basso: dalla produzione e dal personale impiegatizio. Il più delle volte persone che apprendono velocemente i concetti e che sanno seguire le regole ed i principi indicati pedissequamente, ma che poi, a malincuore, vengono delusi da comportamenti non virtuosi dei superiori.

Per introdurre la Lean in azienda si deve partire da chi dirige l’azienda, dal titolare che deve capire i concetti ed applicarli in modo da esserne l’esempio, per poi passare ai propri collaboratori diretti e a cascata a tutti i processi aziendali. Per questo motivo un approccio tipo “fate quello che dico ma non fate quello che faccio” è uno dei più grandi errori che si possa fare ed un enorme spreco risorse e di tempo.

Il secondo aspetto è, in parte legato al primo ed in parte alla scarsa informatizzazione e capacità di gestire l’azienda guardando i numeri.

A molti sarà successo che siano stati apostrofati dal dirigente di turno che, vedendoti uscire dall’ufficio un po’ prima del solito, abbia sussurrato la classica frase “Vai già via oggi?” o sorridendo “Oggi mezza giornata …”. Questo retaggio culturale che ci portiamo dietro da decenni, nasconde, nelle mezze frasi accennate, la capacità di controllare il lavoro dei propri collaboratori con la sola presenza.  (La pandemia ed il conseguente smart working stanno facendo cambiare il modo repentino, anche questi aspetti).

La scarsa informatizzazione, poi, è la causa dell’incapacità di misurare le performance dei processi interni. E più si tende a migliorare, più è necessario misurarli in dettaglio.

“Non si può misurare ciò che non si misura”, ma per misurare devo affidarmi ai numeri e non alle sensazioni.

Così i ruoli apicali aziendali dovranno maggiormente orientarsi ad utilizzare sistemi di “Business Intelligence”: cioè essere in grado di utilizzare le tecniche ed analisi dei dati che aiutano ad estrarre informazioni a supporto della decisioni strategiche.

Mentre in produzione sarà necessario introdurre l’informatizzazione dei processi che va sotto il nome di Industria 4.0.

Questi due aspetti cambieranno profondamente le aziende: dal controllo “de visu” del processo e dei collaboratori, all’analisi dei dati per far si che quel processo possa migliorare.

 

Stefano Uva
Temporary Manager Professionista
Specializzato in Operations Management | Lean Production
Supply Chain Management | Industria 4.0 e Sistemi MES
stefano.uva@manageratempo.com

 

Foto tratta da metropolitanmagazine.it

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Autore: Stefano Uva
Pubblicato il 13 / 07 / 21

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