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Il controllo di un investimento

Nella PMI si tendono a sottovalutare tutti quei piccoli/medi #investimenti che si fanno durante un anno di lavoro. Quando dobbiamo comprare un capannone o un macchinario siamo solitamente molto attenti e vigili sulla spesa che dobbiamo affrontare. Quando però facciamo degli investimenti tipo un nuovo catalogo prodotti, l’inserimento di una nuova persona al commerciale, azioni di comunicazione e marketing, tutto si complica. In particolare, se si tratta di un investimento che deve portare dei benefici nel medio periodo, perdiamo le tracce, non abbiamo la #governance dei numeri, ci accorgiamo tardi che i risultati ottenuti non sono quelli previsti. A volte sento dire ad alcuni collaboratori che l’azienda non investe però se ci mettiamo a fare un’analisi approfondita degli investimenti medio piccoli, fatti durante un anno di lavoro, vediamo che non è proprio così. Investimenti sono stati fatti sono piuttosto i risultati che non sono arrivati.

Per cercare di monitorare al meglio un investimento, gli strumenti di controllo da utilizzare sono fondamentali per controllare periodicamente nel tempo i ritorni della spesa sostenuta. Non mi riferisco certo a presunti #indici di bilancio che ritengo sterili e poveri di informazioni. Uno strumento molto efficace è la costruzione di una “matrice di controllo” da fare ASSIEME alle persone coinvolte in questo investimento. In questa matrice andremo ad inserire sia i costi relativi alla realizzazione dell’investimento, riunioni comprese, sia i benefici che ci aspettiamo da questa attività. La previsione dei costi, solitamente, risulta più facile ma quando passiamo a chiedere la previsione dei benefici le dita sulla tastiera del computer cominciano a tremare. Iniziano ad uscire parole come “forse”, “difficile”, “dipende” parole che nella maggioranza dei casi sono proprio pronunciate da chi vuole quell’investimento. Insomma, tutti bravi a spendere, poi però quando ci dobbiamo prendere la responsabilità del risultato la selezione è spietata. I numeri vanno scritti, dobbiamo controllare ogni settimana, ogni mese come sta rendendo l’investimento fatto. Dobbiamo essere #reattivi nel mettere in campo eventuali azioni correttive.
Nella PMI si fatica a fare previsioni, ma non importa, ci dobbiamo provare. È un allenamento, più ti alleni e maggiore è la riduzione di possibili errori. Non esistono previsione perfette, esistono previsioni più corrette di altre. Va sviluppata un’attitudine al controllo dell’investimento. Metodo, strumenti e coinvolgimento delle persone sono focali. Una parte essenziale della matrice di controllo è la parte #finanziaria. Una volta completata la parte economica vanno simulate delle metriche di sostenibilità finanziaria, in questo modo avremo una rappresentazione completa nella gestione e nel controllo dei benefici. Tempi, metodi e controllo della cassa. Per diventare efficaci nella costruzione di una matrice di controllo, è utile partire da piccoli investimenti. Ci aiuta ad apprendere gradualmente confidenza con questa modalità di gestione.

“Se concludi una vendita, puoi guadagnarti da vivere. Se fai un buon investimento in termini di tempo e di ottimi servizi, puoi creare una fortuna.” Jim Rohn

 

Paolo Piubelli
Temporary Manager Professionista in Direzione Generale
Direzione Vendite | Project Manager | Gestione acquisti, scorte e magazzino
paolo.piubelli@manageratempo.com

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Autore: Paolo Piubelli
Pubblicato il 08 / 06 / 21

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